mia nonna diceva che quando una donna si sentirà triste, quello che potrà fare è intrecciare i suoi capelli, così il dolore vi rimarrà intrappolato e non potrà raggiungere il resto del corpo.
bisognerà stare attente che la tristezza non raggiunga gli occhi, perché li farà piangere e sarà bene non lasciarla posare sulle nostre labbra, perché ci farà dire cose non vere; che non entri nelle tue mani, mi diceva, perché tosterà di più il caffè o lascerà cruda la pasta: alla tristezza piace il sapore amaro.
quando ti sentirai triste, bambina, intreccia i capelli: intrappola il dolore nella matassa e lascialo scappare quando il vento del nord soffia con forza.
i nostri capelli sono una rete in grado di catturare tutto; sono forti come le radici del vecchio cipresso e dolce come la schiuma della farina di mais.
non farti trovare impreparata dalla malinconia, bambina, anche se hai il cuore spezzato o le ossa fredde per ogni assenza. non lasciarla in te, con i capelli sciolti, perché fluirà come una cascata per i canali che la luna ha tracciato nel tuo corpo.
intreccia la tua tristezza, mi disse, intreccia sempre la tua tristezza.
e domani, quando ti sveglierai con il canto del passero, la troverai pallida e sbiadita tra il telaio dei tuoi capelli.
Sunday, January 3, 2016
La mia nonna diceva
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